Apr 16 2021
Tag Archive 'empatia'
Apr 13 2021
EMPATIA, RESPONSABILITÀ E LEADERSHIP
Chi possiede una grande empatia è una persona sensibile e dotata di un senso di responsabilità autentico, soprattutto nei confronti di chi non può difendersi.
Ecco perché queste persone amano gli animali e si impegnano per proteggerli e tutelare i loro diritti.
La responsabilità spinge a non tirarsi indietro davanti alle difficoltà e a prendere in mano le situazioni per fare in modo che siano rispettate le necessità di ognuno.
Gli animali non possono sottrarsi alle prepotenze dell’uomo e chi è dotato di empatia si attiva in prima persona davanti alla necessità di difenderli e far rispettare il loro diritto a vivere liberi (e non come cose al servizio dell’uomo).
La crudeltà con cui la nostra specie tratta le altre è intollerabile per gli uomini e le donne che possiedono un’intelligenza emotiva.
Ma non sono solo le altre specie le creature difese dalle persone responsabili.
Ogni sopruso compiuto ai danni di chi è più debole le vede attive nel sostegno e nella tutela dei diritti (che devono essere sempre uguali per tutti).
L’empatia rende sensibili e solidali, pronti ad agire per il bene comune e realizzare una società veramente umana.
E in questo modo sviluppa la responsabilità.
Le persone empatiche sono spesso dei leader, cioè capaci di prendere in mano le redini delle situazioni per creare armonia e far emergere le risorse migliori di ciascuno.
Tuttavia, sono leader loro malgrado, perché non amano il potere e detestano mettersi in mostra.
Sono quelli che tutti vorrebbero avere al proprio fianco quando si tratta di svolgere compiti impegnativi o anche soltanto per sentirsi compresi.
Per queste ragioni chi possiede una grande empatia si trova spesso al centro delle situazioni e senza volerlo diventa un punto di riferimento per gli altri.
Queste persone sono fari nel buio, fonti d’ispirazione e di aiuto, amici preziosi su cui si può sempre contare.
Per loro il sostegno al prossimo è parte dell’esistenza stessa e viene prima di tanti egoismi.
Conoscerli e averli vicino rende bella la vita.
In un mondo sano e migliore, l’empatia dovrebbe essere sviluppata e coltivata ogni giorno e chi la possiede naturalmente dovrebbe essere stimato e onorato.
Non deriso o emarginato come invece succede spesso in questa nostra civiltà malata di arroganza e narcisismo.
Carla Sale Musio
Vuoi saperne di più?
Leggi il libro:
LA PERSONALITÀ CREATIVA
scoprire la creatività in se stessi per trasformare la vita
anche in formato ebook
.
Vuoi saperne di più?
Leggi il libro:
DROGHE LEGALI
verso una nuova consapevolezza alimentare
anche in formato ebook
Ago 20 2020
LE PERSONE CHE PIANGONO FACILMENTE
Perché alcune persone piangono facilmente. A cosa serve la sensibilità. Qual’è il suo valore. Come devono comportarsi le persone sensibili.
Lug 30 2020
MODI DIVERSI DI AMARE GLI ANIMALI: identificazione vs comprensione
L’amore per gli animali ha tante sfumature diverse.
C’è chi combatte strenuamente per tutelare i loro diritti; chi si adopera per salvarli dai macelli, dalla vivisezione e dalle tante torture che l’umanità infligge loro; chi stabilisce relazioni intime e profonde col proprio cane o il proprio gatto; chi sceglie di non consumare prodotti di origine animale… ognuno modula l’amore ascoltando la propria coscienza e seguendo il proprio cuore.
Ma all’interno di queste varianti emergono due importanti modalità affettive legate alla presenza o all’essenza dell’empatia:
-
l’amore basato sulla comprensione e sul rispetto
-
l’amore basato sull’identificazione e sulla proiezione
L’amore vero scaturisce dall’empatia, cioè dalla capacità di calarsi nei panni di un’altra creatura e di guardare il mondo dalla sua prospettiva.
Anche quando personalmente non se ne condividono le scelte.
Tuttavia, la parola AMORE è usata in modi diversi, non sempre idonei a definire un bene disinteressato e profondo.
Spesso l’affetto veicola la proiezione di bisogni individuali su chi è fatto oggetto di tenerezza.
In questi casi più che di empatia si parla di simpatia e il voler bene esprime la necessità (egocentrica) di manifestare le proprie sensazioni proiettandole su un altro.
AMARE vuol dire comprendere il mondo e le necessità delle creature con cui ci rapportiamo, anche quando queste si discostano dalle nostre.
Quando si tratta di amare gli animali è indispensabile valutare attentamente le situazioni, rispettandone le esigenze e facendo in modo di non creare sofferenza.
L’ amore fondato sull’ascolto e sulla comprensione della diversità è molto diverso dall’identificazione.
Identificarsi negli animali nasconde un modo egocentrico di voler bene, basato sul bisogno di proiettare i nostri bisogni per dare all’altro quello che ci piacerebbe ricevere.
Al contrario dell’identificazione, l’amore per gli animali si basa sulla capacità di abbandonare totalmente il proprio punto di vista per acquisire temporaneamente quello di un essere differente da noi, e presuppone una grande empatia.
Chi ama gli animali non li alleva per il proprio tornaconto, non li mangia, non li usa, non li uccide per divertimento e non li sfrutta.
Osserva il loro modo di vivere senza distruggere l’ambiente naturale in cui si trovano.
Non ne forza l’accoppiamento per fini personali o commerciali.
Non costruisce delfinari, zoo o circhi.
Non pretende di domarli e di cavalcarli.
Non ruba i loro piccoli.
Non ne indossa la pelle.
E non li vende.
Chi invece proietta i propri bisogni si rapporta loro come fossero un po’ bambini: creature deboli, ingenue, bisognose di educazione, istruzione e guida.
Li sgrida, li punisce o li premia utilizzando parametri umani, inadatti a chi appartiene a una specie diversa.
Li traveste, li imbroglia, li rinchiude e li umanizza… a discapito delle loro esigenze naturali.
Tenere animali in gabbia, legati a una catena, sellati e domati, usarli per soddisfare necessita umane non è amare gli animali ma sfruttare gli animali per appagare bisogni personali.
Amare gli animali è un modo di essere e di rispettare la vita in tutte le sue espressioni, senza pretendere di modellare ogni cosa a immagine e somiglianza di sé.
Carla Sale Musio
Vuoi saperne di più?
Leggi il libro:
DROGHE LEGALI
verso una nuova consapevolezza alimentare
anche in formato ebook
Lug 14 2020
SOFFERENZA, RESILIENZA E CRUDELTÀ
Resilienza e crudeltà sono modi diversi di far fronte alla sofferenza vissuta durante l’infanzia. L’una porta allo sviluppo dell’empatia e di una grande intelligenza emotiva. L’altra porta allo sviluppo del razzismo e della violenza.
Lug 13 2020
AMORE PER GLI ANIMALI, INTELLIGENZA ISTINTUALE, EMPATIA E SURGELAMENTO EMOTIVO
Perché alcune persone amano gli animali e altre non riescono a comprenderne nemmeno la sofferenza.
Lug 09 2020
DISCRIMINAZIONE SOCIALE E BAMBINI SUPER DOTATI DI EMPATIA
L’empatia è il fondamento dell’intelligenza emotiva ma in un mondo malato di cinismo può causare momenti difficili di emarginazione e solitudine.
Mag 30 2020
PERSONALITÀ CREATIVA E SENSITIVITÀ
Creatività, empatia, intuizione e sensitività spesso camminano insieme, regalandoci possibilità nuove e preziose.
Ago 27 2017
CREATIVITÀ E… ALTRUISMO INCOMPRENSIBILE
La grande capacità di comprendere gli altri spinge le personalità creative a considerare sempre le esigenze di tutti.
Spesso anche contro il proprio interesse.
E questo costituisce il loro talento meno compreso.
Occorre un’attenta valutazione per cogliere le ragioni cooperative celate dietro le azioni di chi possiede una grande empatia.
.
L’ingegnere?
… meglio che faccia la casalinga!
.
Quando s’innamora di Luciano, Roberta ha una laurea in ingegneria e una brillante carriera universitaria davanti a sé.
Creativa e piena d’interessi, sa coniugare dolcezza e determinazione in un mix veramente affascinante.
Luciano, folgorato da quella poliedrica intelligenza, le chiede di affrettare i tempi e insieme decidono di sposarsi e mettere su una bella famiglia.
Dopo qualche anno nasce Valeria, poi arriva Romina e infine Stefano.
Per seguire i bambini, Roberta abbandona il lavoro all’università sostituendo le attività creative con le attività domestiche.
Ma in breve tempo il brillante ingegnere si trasforma in una colf sottopagata e brontolona che insegue i figli per fargli fare i compiti e urla davanti a un calzino scompagnato.
“Sono confusa…”
Racconta mortificata e delusa da se stessa.
“I miei bambini sono la mia vita, li amo sopra ogni cosa, ma in famiglia sono diventata una strega cattiva e sembra che nessuno voglia più avermi vicina.”
Una strega che dichiara se stessa?!
È abbastanza inusuale nello studio di uno psicologo.
Perciò decido di non fidarmi troppo di quelle affermazioni.
Nel corso dei colloqui, infatti, emerge una mamma divertente, complice e capace di organizzare giochi, feste e merende non solo per i suoi figli ma anche per i loro amici.
Ma allora?!
Roberta ha mentito?
Quand’è che si presenta la strega?
Come scoprirò durante il percorso terapeutico, la strega appare alla presenza di Luciano.
E con le sue sfuriate e i suoi rimbrotti riesce a sollevarlo dalla paura segreta di non farcela a reggere il ritmo dell’ingegnere, poliedrico e creativo, che ha sposato.
Nascosta dietro la veste da strega, scopro una grande passione.
Per amore di Luciano, Roberta ha occultato le sue qualità professionali e creative.
Abbandonando il lavoro da ingegnere e lasciando alla strega il compito di gestire il ruolo della casalinga, rassicura il marito facendolo sentire costantemente il migliore.
È per merito della strega, infatti, che Luciano (che ha soltanto la licenza media e si è fatto da solo) diventa l’unico ad avere successo professionalmente, economicamente e con i bambini.
Rinunciare a usare molti aspetti di sé è lo stratagemma che Roberta utilizza inconsciamente, per non far pesare al marito il suo titolo di studio, le sue possibilità di guadagno, la sua creatività e la sua empatia.
Quando diventa strega, Roberta perde ogni successo mentre Luciano diventa ricco.
Forse non ricco di titoli… ma, certamente, ricco di possibilità e risorse.
Nel corso della terapia Roberta imparerà a riappropriarsi della carriera professionale e a lasciare che il suo anticonformismo entri a far parte della relazione di coppia.
Solo così il rapporto con i tre figli potrà essere vivificato dai metodi nuovi e originali con cui è solita risolvere i problemi e superare le difficoltà.
Gettata la veste da strega, Roberta potrà permettere alla passione e alla creatività di trasformarla in una sciamana (invece che in una megera) capace di muoversi con maestria tra le tante dimensioni della vita famigliare, lavorativa, sociale e coniugale.
Carla Sale Musio
Vuoi saperne di più?
Leggi il libro:
LA PERSONALITÀ CREATIVA
scoprire la creatività in se stessi per trasformare la vita
anche in formato ebook
Ott 02 2016