Io non sono normale: io amo

“UNA PERSONA CREATIVA È UNA PERSONA FELICE”

Bruno Munari

Il movimento io non sono normale: IO AMO vuole sostenere l’originalità, la creatività e l’unicità di ogni essere vivente e nasce dalla convinzione che ognuno abbia diritto alla propria personale A-normalità.

La difesa, il rispetto e la valorizzazione della A-normalità individuale, prendono vita dall’esperienza maturata in oltre venticinque anni di professione psicologica e grazie al confronto con colleghi psicologi, psicoterapeuti, medici e operatori della salute e del benessere psichico.

Come psicologa ho potuto verificare quanto la sensibilità individuale sia ostacolata dal nostro attuale stile di vita e come venga ingiustamente incriminata, colpevolizzata e disprezzata persino dai suoi stessi portatori che, reputandola poco normale e per questo disdicevole, spesso arrivano a desiderare di eliminarla da se stessi pur di sentirsi finalmente normali.

La normalità

Ritengo che la normalità, nascondendo in sé la trappola del conformismo sociale, finisca spesso per bloccare il fluire spontaneo della espressività individuale producendo malessere e sofferenza.

Mentre, la manifestazione della propria creatività costituisce quasi sempre una cura (naturale, efficace, economica e a disposizione di tutti) capace di far evolvere il dolore psichico in realizzazione personale e appagamento.

Voglio contrastare l’aumento dilagante della sofferenza psicologica e il consumo di psicofarmaci, con il ripristino di un adeguato ascolto della emotività individuale.

Voglio sostenere una cultura dell’espressività e del diritto della creatività con:

Consulenze

Articoli

Video

Libri

Incontri

Sono contraria alle patologie e alle etichette psicologiche

Credo che la psicologia, a differenza della psichiatria, lavori sulla salute individuale, e non sulla malattia, e che il compito dello psicologo non sia curare un organo malato, in questo caso la mente, ma aiutare le persone ad esprimere il loro peculiare modo di essere.

A Cagliari, in via Cavalcanti 32, metto a disposizione le mie competenze e la mia filosofia per costruire un punto di unione dove possano ritrovarsi tutti quelli che vorranno affermare il diritto a essere pienamente se stessi e vivere la propria vita in modo personale.

Nasciamo tutti diversi e ciascuno con il proprio peculiare modo d’interpretare la vita.
Ognuno portatore di una ricca gamma di emozioni e sentimenti. Ognuno con il suo modo di amare.

Poi cresciamo, diventiamo grandi e viviamo in un mondo che ci spinge come pecore dentro un recinto di conformismo, dal quale spesso non è più possibile uscire senza sentirsi emarginati, incompresi e soli.

Dentro questo recinto, stereotipato e prevedibile, il cinismo e la competizione, purtroppo, sono i valori più quotati e chiunque si senta tenero, emotivo o sensibile è costretto a pagare il prezzo della diversità o a dover nascondere, a volte anche a se stesso, il proprio mondo interiore. Questo stile di vita, teso soprattutto a raggiungere il consenso sociale, chiamato successo o realizzazione, poggia sui conseguimenti materiali e convenzionali e su un alto tasso di conformismo.

Per sentirsi socialmente realizzati bisogna avere:

1. Un reddito. Col quale comprare…

2. Una casa. Dove fare…

3. Una famiglia. Con cui trascorrere…

4. Le vacanze… viaggiare… e incontrare gli amici e i parenti.

E bisogna farlo nei giorni prescritti, detti festivi o prefestivi, riunendosi e possibilmente mangiando insieme. Ma anche…

5. Andando sempre d’accordo.

Chiunque non sia interessato a raggiungere e a rispettare questi traguardi in un tempo ragionevole, è considerato strano, socialmente emarginato, disadattato e, probabilmente, mentalmente malato.

Chiunque non sia interessato a raggiungere e a rispettare questi traguardi in un tempo ragionevole, è considerato strano, socialmente emarginato, disadattato e, probabilmente, mentalmente malato. La malattia mentale è la paura inconfessabile di molti. L’etichetta che sancisce la diversità e la conseguente emarginazione sociale, che terrorizza. Al punto che, segretamente, tante persone ricorrono ai farmaci pur di non ascoltare un sistema emotivo in contrasto con i dettami della società. Bisogna essere come tutti gli altri.

NORMALI.

Anche nei sentimenti.
Anche nelle emozioni.
Ma non tutti riescono a lobotomizzare la propria emotività per conformarsi agli standard sociali.

Sempre più persone risentono del livellamento emotivo e dell’amputazione della propria creatività e le malattie psicologiche oggi più frequenti, la depressione e gli attacchi di panico, segnalano una falla nel conformismo.
Falla che non andrebbe curata ma valorizzata, esplicitata e incentivata.

Dentro questo scenario, la sofferenza psicologica diventa la conseguenza di un dover essere emotivamente in un certo modo impossibile da raggiungere, lo scarto tra un sentire giudicato illecito e un sentire considerato lecito, e costituisce spesso l’unica risposta sana davanti al tentativo di livellare i propri sentimenti in uno standard socialmente prescritto, chiamato normalità.

Così, mentre ci viene detto con insistenza cosa sia ragionevole provare nelle varie circostanze della vita, il cuore funziona a modo suo e prescinde dai dettami della ragione.
Il cuore segue una logica illogica, basata su valori diversi dagli status della normalità.

AMA.

Senza preoccuparsi se questo sia conveniente, intelligente, disdicevole o giusto.
E, per quanti sforzi compia, la ragione non riuscirà mai a modificare i sentimenti. Può solo scegliere di non ascoltarli.
Chi ascolta il proprio cuore si apre alla verità di se stesso e trova la sua unicità. La creatività che guida la sua vita e le sue scelte.
Nell’A-normalità esiste la più profonda verità interiore di ciascuno.
Il cuore non è normale.
È vero.

Libri, articoli, pubblicazioni

Dal 2011 curo il blog io non sono normale: IO AMO con l’obiettivo di rendere accessibile a tutti la conoscenza delle dinamiche interiori e di porgere aiuto anche a chi non può permettersi di seguire un percorso di terapia individuale.

Nel 2015 ho raccolto le mie ricerche sui temi della creatività, dell’empatia, dell’intuizione e della sensitività, nel libro: LA PERSONALITÀ CREATIVA. Scoprire la creatività in se stessi per trasformare la vita.

Nel 2016 ho pubblicato DROGHE LEGALI. Verso una nuova consapevolezza alimentare, in cui ho analizzato le manipolazioni agite dal mercato alimentare e dalle case farmaceutiche, evidenziando le problematiche psicologiche che tengono in piedi il bisogno compulsivo di consumare alimenti dannosi per la salute e delineando un percorso di disintossicazione, fisica e psichica.

Nel 2017 ho pubblicato SepAmarsi. Linee guida per una separazione amorevole, in cui ho esplorato le problematiche relative alla separazione e le soluzioni che possono rendere questo momento una fase di passaggio importante, profonda e risolutiva lungo il cammino della crescita affettiva e lo sviluppo di una sana capacità di amare.

L’ultimo nato è COMUNICARE CON CHI NON HA PIÙ UN CORPO. Vademecum teorico e pratico per navigare nei mondi interiori, uscito a febbraio 2019, e rivolto a chi ha perso una persona cara. Una guida agile e veloce per orientarsi tra il bisogno di ritrovare chi non c’è più e la paura di cadere in un’ingenua credulità.

Tutti i libri sono acquistabili negli store on line e nelle migliori librerie, sia in formato cartaceo che in formato ebook.

Il cuore non è normale. È vero.

La creatività è l’unica medicina capace di trasformare gli ostacoli in opportunità.Esprimere la propria creatività rende liberi e realizza la missione che ognuno nascendo è venuto a svolgere nel mondo. L’amore è un’energia e un potere. Solo chi è capace di accoglierlo dentro di sé può cavalcare la vita senza paura di perdersi.Le persone sensibili hanno spesso un passato di sofferenza. E, tuttavia, possiedono una capacità di amare inestinguibile. Questo le rende rivoluzionarie, poco addomesticabili e incapaci di vendersi al miglior offerente. Sono la spina nel fianco dell’autorità.

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