Gen
23
2021

La magia è quella meravigliosa capacità di compiere i miracoli nella vita di tutti i giorni.
Le sue chiavi di accesso si nascondono nel mondo interiore e per trovarle e imparare a muoversi nelle realtà magiche è necessario un ascolto di sé costante e aperto.
Un compito non semplice e, a volte, irto di insidie.
Le seduzioni del potere e la ricerca di approvazione da parte degli altri sono sempre in agguato e tante persone preferiscono rinunciare alla sensibilità e alla creatività per vivere una più rassicurante esistenza babbana, abiurando la comprensione dei vissuti intimi e le forze che ne derivano.
Chi sceglie di essere un mago possiede un’anima avventurosa, capace di percorrere i mondi interiori senza paura, affrontando con coraggio i mostri che vi si incontrano.
In questo viaggio, spesso emotivamente pericoloso, riceviamo l’aiuto di un animale magico: un alleato di specie diversa venuto a ricordarci come si vive quando ci si affida totalmente alla vita.
Gli animali sono in grado di compiere molte magie, alcune visibili e altre meno.
Tra quelle più evidenti ricordiamo la loro capacità di:
-
fiutare il pericolo,
-
sentire i cambiamenti climatici,
-
sapersi mimetizzarsi fino a sparire,
-
ritrovare la propria casa,
-
migrare per chilometri senza perdersi,
-
muoversi contemporaneamente e ordinatamente in stormi o branchi,
-
comprendersi senza proferire parola.
Gli animali fanno tutto questo seguendo il proprio istinto, quella voce interiore che sussurra in silenzio e conosce le risposte a tutte le domande.
Per orientarsi nella quotidianità le altre specie non utilizzano la tecnologia, ma attingono alle risorse interiori che la natura ha messo a disposizione di chi è in grado di affidarsi.

Imparare ad affidarsi è il compito più difficile per ogni mago.
Ma affidarsi a cosa?
Affidarsi alla propria percezione, alla sensitività, al sesto senso, all’ascolto intimo e profondo di sé, a qualcosa di più grande e potente dell’ego, a una conoscenza che travalica i limiti ristretti della mente.
Permettere a quella silenziosa voce interiore di guidare i nostri passi è la chiave che tutti gli animali conoscono (e i babbani hanno perduto irrimediabilmente): il compito che ogni mago deve affrontare.
Affidarsi significa mantenere viva la consapevolezza che esiste un potere creativo più grande della mente razionale e capace di dare forma a cose altrimenti impensabili.
La fiducia in questa risorsa apre le porte a un ascolto intimo, umile e attento, e guida le scelte necessarie al compimento della magia.
Nel viaggio alla scoperta di sé, i maghi devono affrontare le proprie paure, prima fra tutte l’identificazione delle parti poco edificanti della psiche, quella pericolosa malvagità che i babbani combattono all’esterno e i maghi curanoaccogliendone con umiltà l’esistenza in se stessi, senza cercare immediatamente di cambiarla.
Riconoscere il male dentro di sé, evitando di combatterlo o di volerlo trasformare subito, permette lo sviluppo del bene ma comporta la perdita della propria immagine idealizzata e la totale responsabilità di ciò che DAVVERO si è.
I maghi non delegano a nessuno la presa in carico della propria vita e delle proprie scelte.
La responsabilità è la chiave della magia e la perdita del narcisismo (quella patologica superiorità che spinge a sentirsi migliori di tutti).
Da questa consapevolezza nasce il rispetto per gli animali e la possibilità di imparare da loro ricevendone in cambio l’aiuto.
La fiducia nel potere della magia accomuna i maghi e gli animali.
E regala la facoltà di compiere i miracoli nella quotidianità.
Non per soddisfare un patologico narcisismo antropocentrico, ma perché si è compreso il valore della natura.
E questa è MAGIA.
La più potente che esista.
Carla Sale Musio

