BAMBINO INTERIORE E BAMBOLE REBORN

Lavorare con il Bambino Interiore è un passaggio fondamentale in ogni percorso di crescita personale.

Si chiama Bambino Interiore quella parte della psiche che percepisce la realtà con le modalità dell’infanzia e sperimenta i vissuti emotivi di quando eravamo piccini.

Durante il cammino evolutivo il Bambino Interiore cede il posto all’Adulto Interiore.

E nella maturità Adulto Interiore e Bambino Interiore dovrebbero convivere armoniosamente, permettendoci di interpretare la vita con l’entusiasmo dei piccoli e la saggezza dei grandi.

Succede spesso, però, che il Bambino Che Siamo Stati faccia capolino nella psiche e interferisca con le scelte quotidiane anche quando sarebbe preferibile attingere a una maggiore esperienza.

Questo avviene perché la paura e il dolore spingono le parti immature verso scelte immediate, capaci (forse) di arginare le emozioni sgradevoli ma inefficaci nella risoluzione dei problemi.

Durante i primi anni di vita si costruiscono le basi della personalità e le scelte compiute da bambini modellano gli atteggiamenti e i comportamenti del futuro.

Almeno fino a che non decidiamo di cambiarli, disinstallando i software inseriti un tempo e installandone di nuovi, più funzionali alle esigenze della maturità.

Questa evoluzione richiede un attento ascolto del mondo intimo e passa attraverso l’osservazione degli atteggiamenti e l’analisi delle scelte compiute nell’urgenza di crescere.

Come ho detto altre volte, l’infanzia non è il paradiso dorato e idealizzato che gli adulti amano raccontarsi.

Al contrario! È popolata di momenti bui carichi di paure e d’inesperienza.

Durante il lavoro introspettivo con il Bambino Interiore uno strumento utile e ricco di possibilità è rappresentato dalle reborn dolls.

Queste bambole, estremamente realistiche, trasmettono la sensazione di avere tra le braccia un bambino vero e suscitano intense emozioni di tenerezza e accoglienza, favorendo l’accesso ai contenuti inconsci e permettendo di attingere all’entusiasmo e alla plasticità della psiche infantile.

“Tutti gli adulti sono stati bambini, ma pochi se lo ricordano” ci rammenta il Piccolo Principe nel racconto di Antoine de Saint-Exupéry, sottolineando un’importante verità.

Ricordare il Bambino Che Siamo Stati significa ascoltare le sue emozioni senza censurare il dolore e la paura che spesso caratterizzano l’infanzia.

Le bambole reborn permettono alla psiche degli adulti di rievocare l’inesperienza passata e aprono le porte all’emergere dei vissuti infantili, aiutandoci a rielaborarli con le risorse della maturità.

In questo percorso può essere utile avere affianco uno specialista delle psiche (psicologo, psicoterapeuta, counselor) capace di agevolare la naturale evoluzione delle parti bambine.

Si tratta di un lavoro delicato e profondo in grado di evolvere gli aspetti immaturi della personalità fino ad accedere all’entusiasmo e alla propositività dell’infanzia, generando un benessere intimo e duraturo.

Come psicoterapeuta ho introdotto l’utilizzo delle bambole reborn nelle sedute sull’autostima e sulla realizzazione personale, verificandone il supporto alla creatività e all’espressione dei talenti individuali.

La co-terapia con le reborn dolls instaura una collaborazione piacevole e giocosa tra le diverse parti della psiche e favorisce l’accesso ai ricordi passati fino a gestire in prima persona le potenzialità del sé.

Si tratta di un percorso rivolto ad adulti sani e capaci di immergersi senza paura nei vissuti dell’infanzia per curare le ferite antiche e sviluppare le potenzialità, permettendo il fluire spontaneo dell’energia espressiva e auto affermativa.

La scelta del kit adatto a creare la bambola, il contatto con la reborner che la realizzerà, l’attesa della consegna, l’accoglienza e la gestione adulta del gioco… diventano strumenti di conoscenza di sé e di cambiamento, le chiavi capaci di aprire un mondo spesso sommerso, fatto di affetti, emozioni e sensazioni preziose.

Carla Sale Musio

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