LA SEPARAZIONE DI IOLANDA

 

Prima della separazione: situazione disperata senza aiuto di nessun genere, completamente sola e contro tutti.

Il nodo: l’amore che mancava.

Le mie responsabilità nell’ultima fase: intolleranza, insofferenza all’eccesso e risentimento.

Le sue: totale assenza nel rapporto, soprattutto affettiva. Non era di nessun aiuto a casa, non c’era dialogo, confidenza, complicità, né stima, né fiducia, né rispetto.

A un tratto la ribellione, trattenuta per  anni per amor di pace e dei figli, è esplosa dentro di me, non potevo più tollerare di essere trattata  come una pezza da piedi e il rispetto  stava venendo meno anche da parte dei figli.

Dovevo assolutamente riscattarmi come essere umano e come donna, mi sentivo uno zerbino, una schiava.

Sapevo di essere una persona capace ma venivo trattata da scema, nel migliore dei casi da “bambina”

In quello stato non potevo essere d’aiuto a nessuno, ne potevo essere una buona mamma.

Ero stressata, stanca.  Lavoro fuori, lavoro a casa, i bambini da seguire, tutto da sola, senza nessun riconoscimento, nessun aiuto né gratificazione.

Divergenze anche nei principi educativi, ai quali tenevo molto.  Lui tendeva a viziare i figli e, quando cercavo di correggerli, si metteva contro di me in loro presenza, accattivandosi sempre più il loro affetto e mettendo me in cattiva luce.

Sentivo solo disprezzo nei miei confronti, non so perché… ma questo sentivo: disprezzo, nonostante mi prodigassi a fare del mio meglio in tutte le circostanze.

L’amor proprio ha fatto capolino un bel giorno e ho deciso di trasferirmi in un’altra stanza.

Non avevo ancora intenzione di separarmi e ho vissuto così altri quattro anni prima di cambiare casa.

Ho affrontato la situazione non so neanche io come… un aiuto mi è arrivato dal Cielo, sicuramente!

Ero cosi timida e insicura… ma ciò nonostante  ho chiesto la regolare separazione.

Sono riuscita a trovare casa e a comprarla, completamente sola, senza aiuti, solo con le mie povere forze, contro il parentado, che si è schierato a favore del mio ex marito.

Solo qualcuno, impietosito dal mio stato emotivo, si è ricreduto un po’ dimostrandomi un po’ di comprensione.

Dopo che ho lasciato la casa, mio figlio (16 anni) ha  voluto restare a vivere col padre, anche se qualche volta veniva anche da me. Mia figlia (19 anni) invece è venuta a stare con me.

In seguito, ho conosciuto un amico che mi ha aiutata a superare e dimenticare i conflitti ancora esistenti  con mio marito e in parte anche  con i figli, che non mi perdonavano di essermene andata.

Mi sentivo una madre snaturata, egoista, a volte mi facevano sentire una “donnaccia“.

Ma se questo era quello che poteva apparire all’esterno io sapevo che invece non era cosi. E ho continuato  a riprendere la mia vita in mano, cercando di rimettere insieme i pezzi di una personalità in frantumi.

Ora posso dire davvero di essere rinata, non rinnego niente ma non tornerei indietro, non ho rimpianti, sono contenta.

Ora vivo sola ma non mi sento sola.

Mi godo questa situazione, ho i miei spazi, i miei ritmi, guardo il tramonto e l’alba e questo mi da gioia.

Amo stare con la gente ma mi piace anche la solitudine. Il silenzio è il mio migliore amico, mi sa dire tante cose….spesso mi sento felice e fortunata.

Avendo ritrovato me stessa riesco a pensare al mio ex marito con uno spirito diverso.

Non ci sono grandi rapporti.

Tra noi solo qualche rara telefonata per parlare dei figli, e rarissime passeggiate, parlando sempre dei problemi familiari.

Ora lui ha un’altra relazione, l’ho scoperto per caso, ma avrei preferito saperlo in modo più chiaro.

Se io dovessi avere un altro amore, credo che non mi andrebbe la convivenza.

A nessuno dei due per ora interessa divorziare.

Per quanto mi riguarda il matrimonio deve essere uno e basta, soprattutto se nascono dei figli.

un consiglio…

Consiglierei a chi sta per separarsi di non perdersi d’animo, né perdere mai la calma.

E’ importante muoversi in modo tale da non aggravare il conflitto.

Fare ogni passo nel rispetto di stessi ma anche di ogni membro della famiglia coinvolto nella separazione.

Infine, ma importantissimo: per affrontare il cambiamento bisogna avere fede …fede nelle proprie capacità, fede, fede… fede in Dio.

Iolanda

leggi anche: DONNE SEPARATE

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