IL PERCORSO DI SOSTEGNO ALLA GENITORIALITÀ

Quando una coppia arriva a chiedere la separazione, la relazione coniugale giunge teoricamente al termine.

Ho utilizzato la parola “teoricamente” proprio perché il termine di una relazione non ha le sembianze di un interruttore che si spegne o di una porta che si chiude, quasi come se esistessero un prima e un dopo netti.

La separazione giuridica non implica necessariamente la separazione emotiva dall’altro.

A dimostrazione di ciò sono le interminabili cause in cui non si riesce mai a trovare un punto di incontro, in cui ogni piccolo pretesto è quello giusto per continuare a stare in relazione con l’altro.

Relazione chiaramente malsana e negativa poiché vengono messe in gioco rabbia, rancore, mancanza di rispetto e fiducia nei confronti nell’altro, che sono poi fonte di malessere anche per i minori coinvolti.

In quest’ottica i percorsi di sostegno alla genitorialità hanno lo scopo primario di aiutare la coppia a mettere un punto alla relazione emotiva che ancora li lega (che non è necessariamente amore), aiutandoli ad elaborarla, al pari di un lutto, in modo da dare ad entrambi la possibilità di costruire una storia congiunta e condivisa su ciò che la loro relazione è stata.

Dare un senso ed un significato alle emozioni che ne sono derivate, ritrovare nell’altro la possibilità di essere ascoltato, compreso, non giudicato, vivere l’altro come un punto di riferimento importante e fondamentale per la crescita dei figli, consente alla coppia di mettere un punto alla coniugalità e di creare un rapporto di genitorialità condivisa sano ed efficace.

Martina Mastinu

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