LIBERTÀ E SALUTE: riprendiamoci il diritto di pensare con la nostra testa

Oggi più che mai ognuno deve fare la propria parte assumendosi la responsabilità delle azioni che compie ogni giorno.

L’universo è un grande frattale olografico in cui ogni frammento, anche minimo, contiene la stessa informazione.

Fare la propria parte significa quindi improntare la vita delle proprie scelte e delle proprie intenzioni.

E questo è l’unico modo per realizzare un mondo migliore, dapprima nella nostra coscienza e poi nella realtà percepita.

All’opposto, delegare vuol dire lasciare decidere ad altri ciò che succederà.

E dà forma alla dittatura con cui oggi siamo costretti a confrontarci.

Il risveglio è un cambiamento della coscienza che si sviluppa grazie alle scelte di ciascuno.

In passato abbiamo lasciato che altri decidessero per noi.

Di conseguenza oggi:

  • il politico ci dice come dobbiamo comportarci,

  • il medico decide se stiamo bene,

  • il prete determina la via che la nostra anima deve seguire,

  • il dietologo stabilisce cosa dobbiamo mangiare,

  • la scuola ci insegna a pensare,

  • e uno stuolo di specialisti ci spiega come bisogna vivere.

Dalle infinite deleghe reiterate nel tempo si è sviluppato il governo che attualmente pretende di rinchiuderci in casa a morire d’inedia, amministrando le nostre vite in funzione dei propri interessi, dietro l’alibi della salute.

Pensare con la propria testa è il primo passo per ricominciare a vivere.

Per uscire dalla paura che sta distruggendo il mondo è indispensabile chiedersi cosa è giusto fare.

E seguire le indicazioni della propria coscienza.

Solo così si conquista la libertà: quel valore fondamentale che rende la vita un’esperienza degna di essere  vissuta (e quando manca trasforma le giornate in una lenta agonia).

La libertà è il presupposto fondamentale della salute.

Ce lo insegnano gli animali che vivono liberi in natura.

E lo possiamo verificare osservando la nostra realizzazione personale.

La realizzazione personale, infatti, è quella sensazione di compimento e soddisfazione che si prova solo essendo autenticamente se stessi.

Ed è l’unico modo per potersi sentire bene e in relazione gli uni con gli altri.

Il conformismo invece spinge a fare scelte di convenienza volte a ricevere un’approvazione che intimamente non risulta vera, perché rivolta alla maschera  e non a sé.

Per vivere bene e in salute è indispensabile riappropriarsi del potere che deriva dall’autenticità del pensiero e riconoscere la manipolazione di chi pretende di governare il mondo in funzione della propria ricchezza. 

Negli zoo  gli animali muoiono, anche quando hanno  a disposizione il cibo e le condizioni necessarie alla sopravvivenza.

Sopravvivere, infatti, non è vivere.

Senza libertà la vita si trasforma in una morte lenta fatta di depressione e inutilità.

Accogliere dentro di sé la responsabilità delle scelte di ogni giorno è il primo passo per costruire una realtà degna di essere vissuta e superare la patologia che sta distruggendo l’umanità.

Carla Sale Musio

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