CAMBIARE SE STESSI PER CAMBIARE IL MONDO

 

Non è possibile fare la rivoluzione… se prima non si rivoluziona il proprio modo di essere!

La vita rispecchia il sentire profondo delle persone modellandosi sulle aspettative e sulle scelte di ognuno.

Si potrebbe obiettare che:

“La realtà esiste a prescindere dai vissuti interiori e dalle emozioni della gente.”

Tuttavia, a questo proposito, conviene aggiornare le proprie convinzioni informandosi un po’ di più sulle scoperte della fisica quantistica.

Studiando il comportamento delle particelle, infatti, gli scienziati hanno verificato che il mondo e l’inconscio intessono una stretta relazione tra loro, scambiandosi l’energia creativa e plasmando la realtà fino a forgiare gli eventi che costellano la nostra esistenza.

Quello che pensiamo, proviamo, affermiamo e crediamo influenza gli avvenimenti molto più di quanto siamo disposti ad ammettere, dando forma al nostro presente e guidandoci nel posto giusto al momento giusto oppure nel posto sbagliato al momento sbagliato.

Attiriamo sempre le circostanze in cui ci troviamo a vivere perché, anche senza saperlo, siamo davvero noi gli artefici del nostro destino.

Il mondo esterno riflette la vita interiore in misura molto maggiore di quanto il materialismo ci abbia voluto far credere.

Per questo, nonostante gli sforzi compiuti per modificare le situazioni, spesso finiamo per ritrovarci a vivere dentro scenari sempre uguali.

Nei momenti di difficoltà, davanti alle cose che non ci piacciono, scagioniamo noi stessi sostenendo la criminalità della sfiga, del destino o della natura, per esorcizzare l’inquietante sensazione di pilotare l’esistenza senza aver individuato il pannello dei comandi.

Ma la paura superstiziosa che serpeggia in fondo all’anima nasconde una verità e ci ricorda che, oltre ad essere gli attori sul palcoscenico della vita, ne orchestriamo anche la regia.

L’inconscio, infatti, orienta le circostanze richiamando gli avvenimenti che più si accordano con le profondità della nostra anima.

Ecco perché non è possibile modificare la realtà che ci circonda senza aver prima trasformato la verità interiore che la manifesta.

La sostanza di cui è composta l’esistenza è un’energia plastica e duttile, la stessa di cui sono fatti i pensieri e le convinzioni profonde.

Ciò che crediamo intimamente imprime la coscienza, attirando nel nostro campo energetico tutto quello che si trova sulla stessa lunghezza d’onda.

Nascono così le tante sincronicità che punteggiano la vita di ognuno di noi segnalando in maniera tangibile la concomitanza tra i fatti del mondo e la coscienza.

Impropriamente chiamate coincidenze (da chi ancora fatica a staccarsi dalla materialità) evidenziano la simultaneità che lega indissolubilmente gli avvenimenti fisici ai vissuti interiori e ci mostrano con chiarezza la correlazione che esiste tra il mondo dei pensieri e quello delle forme.

Secondo la fisica dei quanti il principio di causa ed effetto non è limitato soltanto alle coordinate spazio temporali ma si estende alla totalità dell’essere, fino ad includere i vissuti profondi  e gli stati d’animo.

Compreso quelli che abbiamo dimenticato in qualche angolo remoto dell’inconscio.

Nell’accadere degli eventi la consapevolezza non è importante, ciò che conta è la corrispondenza tra l’interiorità e il manifestarsi della realtà.

Quanto più un “sentire” appartiene alla verità interiore tanto più richiamerà a sé le circostanze che lo riflettono, dando forma al mondo in cui viviamo e amplificando così la sua pregnanza nella nostra percezione.

Quando non è compresa questa sincronicità rafforza la convinzione dell’ineluttabilità del destino e ne mantiene attiva l’esistenza, dando vita a un circolo vizioso che si modifica soltanto nel momento in cui mettiamo mano ai presupposti interiori che lo sostengono.

Per cambiare il mondo è indispensabile avventurarsi nelle profondità di sé stessi e affrontare i conflitti e le crudeltà che dilaniano la realtà interiore.

I piccoli e grandi soprusi che commettiamo (contro noi stessi o contro gli altri), le leggi interiori che proclamiamo, i desideri che coltiviamo, le credenze, i valori, i pregiudizi… tutto contribuisce a dare vita a un flusso energetico che interseca ininterrottamente la realtà modellandola sulle sue stesse frequenze.

È per questi motivi che la sfortuna sembra accanirsi ingiustamente sempre sulle stesse persone.

La frequenza della nostra convinzione attrae come una calamita gli eventi negativi (o positivi) che la confermano.

Alla luce della teoria dei quanti la trasformazione interiore è l’unico strumento efficace per trasformare il mondo, l’unica vera rivoluzione.

Modificando le idee che animano il mondo interno diventa possibile orientare l’inconscio in direzioni nuove, incrementandone l’energia e dando forma a una realtà migliore.

Il simile attira il simile, l’odio fa crescere l’odio, la guerra fomenta la guerra, la violenza genera la violenza… anche quando è agita a fin di bene.

La legge dell’attrazione opera sempre (a dispetto delle nostre migliori intenzioni).

Solo la soluzione interiore dei conflitti permette ai fumi dell’aggressività di evaporare rovesciando la dittatura nel mondo interno e lasciando scorrere la democrazia negli avvenimenti della nostra vita.

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MIRACOLI, DISGRAZIE O CAMBIAMENTI INTERIORI?

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Sonia desidera una casa tutta sua ma lo stipendio esiguo non le permette di fare un acquisto adeguato alle sue esigenze.

Perciò si limita a immaginarla, guardando gli appartamenti in vendita senza riuscire a trovare uno spazio adatto.

Quando, però, finalmente, giunge a un compromesso con se stessa… la vita la sospinge dentro una serie di coincidenze fortunate portandola a visionare un bilocale che sembra fatto apposta per lei.

Sonia se ne innamora e gioca carte false per comprarlo.

Purtroppo le circostanze si fanno sempre più avverse, la banca non le concede il mutuo e i soldi messi da parte sono troppo pochi.

Sonia cavalca l‘onda della passione.

Sicura della sua intuizione firma senza pensarci una finanziaria di cui non ha nemmeno letto le condizioni e, qualche mese dopo, raggiante di felicità comincia la sua nuova vita nell’appartamento appena acquistato.

Tutto sembra girare per il meglio ma prima o poi i nodi vengono al pettine e quando riceve il resoconto della banca la donna comprende di aver firmato  troppo alla leggera.

Con amarezza scopre che sta pagando un prezzo spropositato, ben diverso da quanto pattuito con l’agente che le ha proposto il prestito.

Sconsolata confida la sua delusione a una zia che inaspettatamente le regala il riscatto del mutuo e la possibilità di restituirle con calma il denaro, senza interessi.

Sonia grida al miracolo e ringrazia il destino, la fortuna, i santi e la zia!

Ignara dei modi in cui la trasformazione del suo mondo interiore abbia creato le premesse per quel prodigioso cambiamento esteriore delega ai capricci di Dio la magia che è riuscita a infondere nella sua vita.

*  *  *

Davide fa lo psicoterapeuta e ogni giorno vede tante persone in difficoltà che con pazienza aiuta a liberarsi dalle trappole del dolore.

Il lavoro gli piace e lo svolge con impegno e passione.

Tuttavia, ogni volta che sente il bisogno di staccare un po’ e prende in considerazione l’idea di concedersi qualche giorno di ferie inspiegabilmente saltano tutti gli appuntamenti.

“È una specie di tacita intesa tra me e il lavoro.”

Racconta sorridendo. 

“Ma da quando ho capito il gioco sto molto attento a quello che penso e cerco di programmare in anticipo le mie vacanze. Non mi piace arrivare in studio e scoprire che tre pazienti su cinque hanno disdetto. Non mi gratifica come professionista e non soddisfa il mio bisogno di riposo.”

*  *  *

Paola è convinta di non potersi fidare degli uomini.

Ha avuto un papà donnaiolo sempre pronto a tradire la moglie e per questo da bambina ha visto piangere la mamma tante volte.

Perciò ha giurato a se stessa che da grande non avrebbe permesso a nessuno di farla soffrire in quel modo.

Crescendo ha cercato di mitigare un poco la sua visione sprezzante degli uomini ma, nonostante le buone intenzioni, in un angolo dell’inconscio l’idea della loro inaffidabilità mantiene inalterato il suo potere condizionando le circostanze della sua vita.

Dopo l’ultimo innamoramento andato a rotoli, però, decide di seguire un percorso di crescita personale e di riprendere in mano i brutti ricordi del passato.

Durante un lavoro psicodrammatico finalmente la ragazza trova il coraggio di guardare in faccia il suo disprezzo, affrontando le critiche e l’indifferenza con cui ogni volta manda in frantumi le storie d’amore.

Pian piano la fiducia fa capolino tra le maglie dell’armatura che ha scelto di indossare per non doversi ritrovare a piangere come sua madre.

E quando finalmente il cambiamento interiore ha sciolto i nodi del suo orgoglio e della paura, il mondo si colora di una nuova energia e la vita modifica le circostanze conducendola a incontrare un amore finalmente con la A maiuscola. 

Carla Sale Musio

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