SCELTE D’AMORE DIVERSAMENTE MATERNO


Ci sono scelte che non si possono evitare.

Scelte che mettono a dura prova i sentimenti.

Scelte colme di responsabilità e sofferenza.

Scelte esclusivamente femminili.

Una di queste è quella di abortire.

Una scelta che strappa la carne e la vita, che uccide la parte più sensibile di sé, che ammutolisce il cuore.

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SCELTE DIFFICILI…

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Appena ha saputo di essere incinta Miriam ha avuto un tuffo al cuore e subito… si è sentita in paradiso!

Da tanto desiderava un bambino e finalmente quel sogno sembra essersi avverato.

Lei e il marito hanno brindato tenendosi per mano con gli occhi lucidi dalla commozione e mille progetti per  il loro cucciolo.

Ma la diagnosi prenatale evidenzia un’anomalia cromosomica.

L’esito della gravidanza è incerto e, se Miriam riuscirà a portarla avanti, il piccolo avrà tante difficoltà.

Il suo cervello non si svilupperà e mille problemi insorgeranno di conseguenza.

Miriam adesso è disperata.

Ha desiderato così tanto abbracciare il suo piccolo amore che non le importa niente di come avrà il cervello!

Pazienza se dovrà vivere in una carrozzella, se non potrà parlare, se lo dovrà imboccare per tutta la vita.

Non sono queste le difficoltà che la spaventano.

“Tutto ciò che è fisico si può superare.”

Racconta piangendo.

“Quello che non posso accettare sono l’emarginazione e la solitudine a cui il suo handicap lo condannerà. La derisione, la crudeltà e la compassione che  dovrà affrontare ad ogni passo. Cosa risponderò quando mi chiederà come mai ho permesso tutto questo lasciandolo venire al mondo? Dire che io e suo padre lo abbiamo voluto non mi sembra abbastanza…”

* * *

Maura ha già una figlia di otto anni, Valentina, avuta insieme a un uomo che l’ha abbandonata subito dopo la notizia della gravidanza.

Quando scopre di essere incinta per la seconda volta sta prendendo la pillola con regolarità e precisione da otto anni.

Infatti ha giurato a se stessa di non far nascere mai più nessuno da relazioni precarie e inaffidabili.

“Valentina ha dovuto imparare a sue spese, cosa vuol dire crescere senza papà!” 

Racconta con tristezza.

“All’uscita di scuola ha sentito tanti mormorii sul conto della sua mamma. Conosce la solitudine dei pomeriggi trascorsi a casa perché i nonni (offesi dalla sua nascita illecita) ci hanno chiuso le porte. Abbiamo passato Natali e compleanni a scartare pacchetti da sole. Regalini fatti con tanta carta colorata, perché i soldi, dottoressa, non bastano mai!”

Valentina non è scontenta della sua vita è una bambina solare, gioiosa e piena di entusiasmo.

A Maura, però, non sfugge la sofferenza quando tornando da scuola trattiene le lacrime perché i compagni le hanno cantato di nuovo il ritornello: “Valentina senza papà, Valentina senza papà, Valentina senza papà!”

La notizia di una nuova maternità la coglie di sorpresa.

Com’è possibile?

Maura è esterrefatta.

Si può restare incinta anche prendendo la pillola?!

Purtroppo sì se si assumono farmaci che inibiscono l’effetto anticoncezionale.

Peccato che il suo medico non si sia ricordato di informarla prescrivendole l’antibiotico per l’influenza e la pillola per evitare le gravidanze.

Il dottore non ci ha pensato… e adesso Maura deve pensarci!

Maura, che lavora tutto il giorno in un’impresa di pulizie e la domenica va ad aiutare una signora anziana, portando con sé Valentina.

“Mi raccomando, stai buona e non disturbare! Lo sai che ci servono i soldini…”

Maura, che deve sempre cavarsela da sola.

“Avere un secondo figlio mi sarebbe piaciuto, dottoressa! Ma non posso. Sarebbe una crudeltà per lui e ingiusto per Valentina. I soldi sono pochi e lei dovrebbe occuparsi del fratellino quando io vado al lavoro. Non riesco a chiederle anche questo sacrificio. Povera bimba, sta pagando già troppo per colpa mia!”

* * *

Queste storie sono solo due esempi fra tante, tantissime storie, piene di dolore, di dubbi, di angoscia e di quella sofferenza incancellabile che accompagna la decisione di interrompere la vita.

La scelta di abortire è sempre una scelta d’amore.

Anche quando il mondo ti respinge e ti rifiuta.

Anche quando tu stessa ti condanni.

È una scelta dettata dal cuore.

Incomprensibile per la ragione.

Si compie d’istinto.

Cercando di evitare il male.

È una scelta che appartiene alle donne ma che nessuna donna vorrebbe.

Una scelta inevitabile.

Che ti accompagna tutta la vita.

Perché per tutta la vita continuerai a chiederti in silenzio:

“Come sarebbe stato il mio bambino? Quanti anni avrebbe avuto? Come lo avrei chiamato? Come lo avrei cresciuto?”

Nessuna mamma dimentica i suoi figli.

Nemmeno quelli che non sono nati.

Esistono per sempre nel suo cuore, vivi e presenti in quell’amore che permette di farlI crescere in se stessa, nel ventre come nell’anima.

Tuttavia, la maternità è soprattutto responsabilità.

Responsabilità per l’esistenza di un esserino inerme che dipende totalmente da te.

Una madre non fa nascere figli in situazioni impossibili.

Gli animali selvatici diventano sterili quando sono costretti a vivere in prigionia.

È compito della maternità assicurare ai cuccioli le condizioni ottimali per crescere.

La natura ha dato alla mamma l’onere delle loro vite.

Nel suo cuore c’è posto per tutti ma, quando il mondo prevarica l’esistenza con le sue necessità, alle donne rimane solo la scelta più dolorosa: evitare ai bambini di nascere in mezzo alle ingiustizie e alla crudeltà.

Per questo, nonostante il dolore, la solitudine e l’emarginazione, è la mamma che trova in se stessa il coraggio di impedire la nascita.

Ci vuole molto amore per compiere questa scelta.

Molto amore per sopportarne il peso.

Molto amore per tollerarne la disperazione.

Il cuore delle mamme non è normale.

È grande.

Molto più grande della normalità.

Carla Sale Musio

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