Come amano i creativi: ALTRUISMO NO STOP

Chi possiede una Personalità Creativa é interessato ai bisogni degli altri, sensibile, accomodante e disposto a sacrificarsi per il bene comune.

Tuttavia, deve stare attento a non lasciarsi trascinare dalle necessità altrui perché, dimenticandosi delle proprie esigenze, sacrifica l’equilibrio emotivo.

.

EMOZIONI PERICOLOSE

.

Pietro gestisce una bella palestra nel centro storico della città e conduce una vita ricca di soddisfazioni e di amicizie.

Ma, nonostante i ritmi indaffarati che riempiono le sue giornate, ogni tanto la solitudine morsica il cuore e si ritrova a piangere un fiume di lacrime solitarie.

È uscito da più di un anno da un rapporto importante e si considera ormai single per vocazione quando, all’età di circa quarant’anni, s’innamora di Simone.

Premuroso e sollecito, Simone esprime il suo affetto soprattutto in cucina e imbandisce per lui ogni genere di manicaretti, coccolandolo con i cibi e conquistandolo con i suoi modi materni. 

Infatti, Pietro, che è orfano di entrambi i genitori, nella vita si è dovuto abituare presto a cavarsela da solo e trova nelle attenzioni di Simone il rifugio e la protezione che gli mancano da sempre.

Mentre Pietro si lascia conquistare dalle pietanze di Simone; Simone, che pure è affascinato dalla sua poliedrica creatività, appare poco partecipe e distante davanti all’energia degli entusiasmi di Pietro.

Per lui le passioni hanno sempre costituito un rischio da evitare con cura.

La scarsa attenzione di Simone per gli stati d’animo (propri e degli altri) inizialmente rassicura Pietro, a cui sembra così di essere protetto dall’intensità delle sue stesse emozioni. 

Ma ben presto l’apatia di Simone comincia a farlo sentire insofferente e nervoso e, nel tentativo di coinvolgerlo, Pietro confida a Simone le angosce che a volte lo tormentano nei momenti di solitudine.

Simone, però, evita il dialogo trincerandosi dietro a una prigione di luoghi comuni:

“Stai male? Avanti, non farne un dramma. Tutti hanno i loro problemi.”

“Ti senti solo? Ma cosa dici! Non puoi sentirti solo. Conosci un sacco di gente!”

“Insicuro tu? Dai, non farmi ridere!”

In breve tempo il muro dell’apatia emozionale di Simone rende Pietro insoddisfatto e ansioso.

Simone disprezza sistematicamente i suoi interessi e le sue proposte, vuole soltanto vagabondare per i locali, commentando i vestiti e gli amanti degli altri e lamentandosi per la noia che sembra consumare la sua vita.

Percependo che la monotonia nell’esistenza di Simone è frutto della sua sordità emotiva, Pietro spinge al massimo il volume dei propri sentimenti, diventando sempre più passionale, irascibile, impulsivo e geloso e alimentando in questo modo le critiche e il disprezzo da parte del compagno, in un parossismo di passione e incomprensione cui diventa difficile sottrarsi.

Quando infine approda alla terapia, si sente intrappolato in un circolo vizioso di delusione e dipendenza. 

Piange per un nonnulla, è geloso fino a perdere le staffe e spaccare tutto ciò che gli capita a tiro, implora Simone di vivere con lui ma subito dopo lo supplica di lasciarlo, ha paura degli altri e non riesce più a stare solo.

Vorrebbe allontanarsi da Simone, che giudica troppo diverso e lontano da sé, eppure cerca di smuoverne l’inerzia emozionale amplificando i propri sentimenti in un crescendo che spaventa lui stesso.

Il percorso che affronteremo insieme lo aiuterà a riconoscere dentro di sé l’empatia che muove quei comportamenti esagerati e il dono di impulsività che istintivamente e inconsciamente offre a Simone, nel tentativo di aiutarlo a riprendere contatto con le emozioni rimosse. 

Un dono talmente generoso da minare l’equilibrio emotivo di Pietro e da rendere impossibile proprio quella reciprocità che egli tenta di costruire, inutilmente.

Carla Sale Musio

Vuoi saperne di più?

Leggi il libro

anche in formato Ebook

Ultimi commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

N/A lettori, amici e curiosi

TENIAMOCI IN CONTATTO