LA MASCHERA

La lotta tra il bene ed il male é il fondamento esistenziale della nostra realtá terrena.

Senza questa contrapposizione la nostra dimensione non esisterebbe.

Questa contrapposizione energetica appare evidente in tutta la realtá che ci circonda e dentro di noi.

Se ci soffermiamo a meditare, ci accorgiamo subito della presenza interiore di queste due cariche che alimentano i nostri “istinti” buoni e cattivi.

Quelli buoni ci fanno amare ed essere amati, considerati, rispettati, elogiati, apprezzati, mentre quelli cattivi ci mettono spesso nei guai.

Ma abbiamo imparato a difenderci da questi ultimi, frenando e nascondendo le nostre tendenze, in modo da offrire all’esterno una immagine benigna, molto piú utile alla nostra vita di relazioni.

Di fatto si tratta di una machera, che indossiamo ogni qualvolta non possiamo o non vogliamo mostrare agli altri il nostro vero volto, perché sarebbe troppo sconveniente o peggio ancora condannabile.

Con un pizzico di onestá, spesso sappiamo bene dove e quando mettiamo su la nostra mascherata, ma la situazione si fa pericolosa quando la mascherata non si limita ad ingannare gli altri, ma anche noi stessi.

Cioé quando inconsapevolmente ci identifichiamo con la maschera e agiamo come se fosse la nostra veritá.

In questo stato rischiamo di entrare in un meccanismo di distorsione emozionale in grado di produrre reazioni a catena che possono apportare notevole squilibrio nella nostra vita, inizialmente dal punto di vista psicologico ma poi, inevitabilmente anche pratico e materiale.

Il nostro nemico non é il male o l’istinto negativo dentro di noi, ma l’ignoranza, che crea l’illusione e la falsitá, nascondendo ai nostri stessi occhi la nostra vera natura, impedendoci di fatto di avvicinarci al nocciolo della questione, relegandoci ad una esistenza senza possibiltá di risoluzione dei conflitti coi quali ci confrontiamo quasi giornalmente.

Tutti indossiamo una maschera in talune situazioni, e purtroppo tutti cadiamo vittima, in alcune aree della nostra esistenza, della inconsapevolezza di indossarla.

Ogni volta che ci troviamo in conflitto con l’esterno, impariamo a chiederci con onestá ed umiltá: cosa sento veramente in quella circostanza? quale istinto negativo sto cercando di nascondere? quale é l’immagine irreale di me che tendo a proiettare?

Solo interrompendo la propagazione inconsapevole di questo circolo vizioso, possiamo aspirare ad una vita sana, vera, piú vicino alla nostra natura e quindi piú a contatto con la nostra realtá interiore, bella o brutta che sia.

Benedetta Veroni

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