LA NEVROSI OSSESSIVA IMPOSTA PER LEGGE

Il Disturbo Ossessivo-Compulsivo (comunemente chiamato Nevrosi Ossessiva) è una condizione patologica che colpisce la sfera comportamentale, relazionale, cognitiva e affettiva, causando una grave sofferenza personale e rendendo problematica la vita sociale e lavorativa.

Si tratta di un disordine psichiatrico caratterizzato da pensieri ossessivi e a azioni compulsive che hanno l’obiettivo di neutralizzare l’ossessione.

Nella Nevrosi Ossessiva i sintomi ossessivi e compulsivi si esprimono soprattutto con rituali di pulizia che compromettono il normale svolgimento della quotidianità e della socialità, comportando un notevole spreco di tempo e interferendo con le attività abituali.

Ma cos’è un’ossessione?

Un’ossessione è l’insieme dei pensieri, dubbi, immagini o impulsi che affliggono la psiche in modi ricorrenti e invasivi provocando disagio e sofferenza.

E cos’è una compulsione?

Chiamiamo compulsioni i comportamenti ripetitivi che una persona si sente obbligata a eseguire per difendersi da una ossessione.

Le compulsioni assumono spesso la forma di rituali stereotipati inerenti:

  • il lavaggio di mani, parti del corpo e abiti;

  • la pulizia di superfici, ambienti e oggetti;

e manifestano:

  • una paura ossessiva della malattia, del contagio fisico e delle secrezioni del corpo umano.

Sono azioni e pensieri intrusivi riguardanti la contaminazione tramite sostanze “sporche” e nella maggior parte dei casi diventano talmente regolari che l’individuo non le ritiene un problema degno di nota.

Ma proprio su questa apparente normalità si basano la diagnosi e la patologia.

Il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM5) parla chiaro e mostra con evidenza disarmante quanto le restrizioni imposte per legge a tutela della salute agiscano gravemente sulla salute, inducendo i sintomi della patologia psichiatrica e generando un profondo stato di malessere psicologico e fisico.

La psiche, infatti, non è qualcosa di avulso dal corpo ma intesse la fisicità determinando il benessere o la malattia.

Distanziamento sociale, mascherine e guanti obbligatori (uniti al bombardamento ipnotico di notizie allarmanti agito dai mass media) hanno giustificato e prescritto per legge i sintomi del Disturbo Ossessivo Compulsivo trasformando la patologia in una normalità condivisa e auspicabile.

Ma proprio questa normalità determina la disfunzione nella psiche, creando uno stato di sofferenza disadattivo e pericoloso per la salute.

Tutto ciò che sostiene l’equilibrio emotivo rinforzando le difese immunitarie e il benessere (scambi affettivi, fiducia l’uno nell’altro, sicurezza in se stessi, autostima, socialità e relazionalità) è stato reso invivibile e dichiarato fonte di contagio, generando paura, insicurezza e sofferenza.

Chi cerca di comportarsi diversamente da quanto imposto dai regolamenti è tacciato di scarso senso civico, deresponsabilizzazione e pericolosità sociale, e punito con multe salatissime e con l’ostracismo collettivo.

In questo modo anche un’auspicabile presa di coscienza dei rischi e dei pericoli di quanto prescritto per legge genera sensazioni di disagio e paura.

Il senso di colpa, la rabbia, la frustrazione e l’impotenza sono diventati vissuti (inevitabili) con cui occorre abituarsi a convivere.

E a loro volta provocano ulteriori conseguenze negative nel mondo interiore.

Tutto questo, se pure contribuisce a sostenere i guadagni delle case farmaceutiche, allarma gli specialisti della psiche che improvvisamente devono far fronte a una patologia onnipresente e invisibile difficile da diagnosticare e impossibile da risolvere.

Infatti, come curare una malattia senza la quale è vietato svolgere le normali attività quotidiane?

Come psicoterapeuta sono convinta che l’unico modo per far fronte a questa epidemia psichiatrica imposta per legge sia un recupero della propria autonomia e responsabilità sociale, e una presa in carico della propria salute.

Pensare con la propria testa e ascoltare la propria risonanza interiore sono i primi passi per orientarsi tra le informazioni e valutare i bisogni del corpo senza lasciarsi condizionare acriticamente dai regolamenti.

La sanità, fisica e mentale, è la conseguenza di un sistema immunitario capace di far fronte alle patologie grazie alle difese naturali del corpo e a uno stile di vita sano, fatto di aria pulita, di alimenti freschi e naturali e di pensieri liberi da ossessioni e fobie.

La condivisione, la cooperazione e lo scambio affettivo e sociale con le persone che abbiamo intorno non sono accessori trascurabili e poco significativi ma il fondamento di un sano e indispensabile nutrimento affettivo, la base su cui si costruiscono l’autostima, il senso di efficacia personale e la salute.

Psicologica e fisica.

Carla Sale Musio

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