PSICOFARMACI NATURALI

Attacchi di panico, ansia e depressione sono le sofferenze psicologiche più diffuse e invalidanti di questo periodo storico.

Chi ne soffre è costretto a vivere una vita ritirata e, progressivamente, sempre più limitata e priva di stimoli.

In questi casi, infatti, il corpo si rifiuta di compiere le normali attività quotidiane e subisce l’influenza di una psiche impazzita, esausta e terrorizzata che rileva pericoli inesistenti in situazioni comuni e normalmente del tutto innocue.

Le paure fanno del corpo una vittima della mente e lo paralizzano fino a renderlo apatico e insensibile.

Esiste un legame profondo e inscindibile tra il corpo e la mente.

Un legame che va sempre rispettato se si vuole mantenere lo stato di salute e il benessere che dovrebbe essere naturale in tutti gli esseri viventi.

Un legame che la nostra cultura tende a frantumare, dividendo la percezione che abbiamo di noi stessi e creando le premesse per quella sensazione di estraneità e scissione che provoca tanta sofferenza mentale.

Invece che essere un tutt’uno indistinto, la mente e il corpo, separati arbitrariamente, diventano due aspetti contrapposti della nostra identità.

E proprio da questa contrapposizione hanno origine molte problematiche psicologiche.

Da una parte, infatti, troviamo la mente con i pensieri, il ragionamento, la logica, i sogni e le fantasie.

Dall’altra, abbiamo il corpo con i bisogni, le sensazioni e tutte quelle rappresentazioni sociali di genere, status, ceto… che gli vengono attribuite in base a criteri arbitrari e culturali.

La nostra società, basata sull’apparire e sul nascondere più che sulla verità, tende a rivestire il corpo di orpelli negandone l’intelligenza, come se si trattasse di un manichino e non di un essere dotato di vita.

Considerato alla stregua di un oggetto, privato di coscienza e d’intelligenza, il corpo diventa soltanto uno strumento al servizio della mente.

Ci si dimentica, però, che corpo e mente sono aspetti interconnessi di una stessa realtà e insieme danno forma alla nostra esperienza di vita.

Perciò, se il corpo sta male anche la mente sta male, se il corpo è immobilizzato anche la mente è immobilizzata, se il corpo è dolorante anche la mente è dolorante, se il corpo muore anche la mente muore. 

Insomma, è vero proprio il contrario di quello che si pensa comunemente.

Il corpo condiziona la mente quanto la mente condiziona il corpo, entrambi si scambiano informazioni preziose per la vita, entrambi esprimono la stessa intelligenza.

È per questo che, quando il corpo è reso prigioniero di una psiche cui impropriamente si è conferito lo scettro del comando, si creano le premesse della malattia e della sofferenza.

Immobilizzato, asservito e drogato il nostro povero corpo deve imparare a non disturbare.

Per ridurlo al silenzio lo costringiamo a ingurgitare una gran quantità di sostanze tossiche (che impropriamente chiamiamo cibo) e lo travestiamo con abiti scomodi ma alla moda, come se fosse una statua di cera priva d’iniziativa e di vitalità.

Non c’è da stupirsi che finisca per sottomettersi alla dittatura di una mente dispotica e impazzita.

In questo modo l’equilibrio naturale finisce per essere irrimediabilmente distrutto dal nostro stile di vita (dis)umano.

Il maltrattamento che agiamo ai danni del corpo (spesso senza nemmeno rendercene conto) è il maggiore responsabile dell’ansia, della depressione e degli attacchi di panico.

E per liberarci da questi stati di sofferenza è fondamentale ripristinare un esercizio adeguato della fisicità.

Il corpo, infatti, è dotato di una profonda intelligenza e ricostituisce automaticamente il benessere generale della persona, quando è messo in condizioni di esprimere la propria vitalità e la propria creatività.

“Mens sana in corpore sano” sostenevano i latini.

E avevano ragione.

La cura dell’ansia, della depressione, degli attacchi di panico… deve partire dalla riattivazione di un adeguato ascolto della corporeità e da una sana e regolare attività fisica, senza la quale né la psicoterapia, né gli psicofarmaci possono avere successo.

Il movimento, infatti, induce il corpo a produrre endorfine, gli ormoni del piacere, una droga naturale, sana, biologica e a costo zero!

 

Ma cosa sono le endorfine?

 

Le endorfine sono dei neurotrasmettitori dotati di proprietà analgesiche e fisiologiche simili a quelle della morfina e dell’oppio, in grado di procurare stati di benessere proprio come le droghe e gli psicofarmaci ma senza avere nessun effetto collaterale.

Parliamo, infatti, di sostanze naturali prodotte spontaneamente dal corpo per mantenere inalterato il suo stato di salute.

Studi scientifici hanno dimostrato che l’attività fisica continuativa provoca una sorta di dipendenza dalla sensazione di euforia che fa seguito al rilascio delle endorfine da parte dell’ipofisi.

Le endorfine, proprio come le droghe e gli psicofarmaci, causano dipendenza.

Una dipendenza funzionale al mantenimento della salute e del benessere.

Tutti gli sportivi sperimentano questa dipendenza, sana e naturale, dall’attività fisica e, dopo un certo tempo di allenamento, entrano spontaneamente in uno stato di benessere, come se avessero assunto degli oppiacei.

Durante l’esercizio fisico di una certa durata (in genere non inferiore ai trenta minuti di sforzo leggero ma continuativo) le endorfine agiscono come gli psicofarmaci, regalandoci un naturale stato di serenità.

Si tratta però di psicofarmaci che non hanno bisogno di ricetta medica, privi di effetti collaterali e di tossicità!

 

Uno sballo salutare!

 

Il termine Runner’s High (letteralmente: sballo del corridore) indica proprio la sensazione di entusiasmo e positività riscontrata da molti atleti durante e dopo la pratica sportiva.

Una sensazione che si prolunga ben oltre gli allenamenti e che permette di mantenere il benessere fisico e mentale, regalandoci quella soddisfazione a vivere tipica della salute.

Purtroppo però, il nostro stile di vita eccessivamente sedentario priva il corpo delle sue naturali risorse di guarigione, rendendolo vittima di una mente fuori equilibrio proprio a causa di questa separazione arbitraria e forzata. 

Per mantenere il benessere e superare la sofferenza mentale, perciò, è indispensabile svolgere un’attività fisica quotidiana, in modo da permettere al corpo di agire le sue funzioni terapeutiche e curative e di produrre le sostanze necessarie alla salute.

Fisica e mentale.

Carla Sale Musio

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