UN TOCCASANA PER L’AUTOSTIMA

UN TOCCASANA PER L’AUTOSTIMA

L’autostima, a volte, ha bisogno di un ricostituente.

Viviamo in una civiltà che ci riempie di paure, prospettandoci scenari futuri (e presenti) sempre più tragici e cupi mentre ridicolizza la delicatezza d’animo e il valore dei sentimenti.

Non c’è da sorprendersi se poi ci si sente in difficoltà, inadeguati e vulnerabili.

Una pedagogia autoritaria e dannosa chiamata: pedagogia nera genera una forte insicurezza interiore.

Si tratta di uno stile educativo, ancora ampiamente in uso, che contribuisce al formarsi di personalità disposte a sacrificare se stesse davanti alla prepotenza degli altri.

La pedagogia nera è uno dei fattori principali nello sviluppo di uno scarso rispetto di sé e di moltissime sofferenze psicologiche.

UN TOCCASANA PER L’AUTOSTIMA

Le sue conseguenze si vedono soprattutto sull’autostima.

Infatti, quando l’educazione impone un rispetto autoritario, aprioristico e privo di reciprocità, porta a sentirsi insicuri e sbagliati.

L’abuso di potere e la mancanza di dialogo tra adulti e bambini, lasciano dentro la sensazione di essere potenzialmente colpevoli, sempre a rischio di venir accusati per crimini dei quali non si può prevedere l’esistenza.

Crimini che si capiscono solo quando il guaio ormai è già stato commesso.

E per questo generano sfiducia nelle proprie risorse.

La pedagogia nera ha un effetto devastante sull’autostima.

Incrementa l’insicurezza e impedisce al rispetto di sé di svilupparsi armonicamente.

Nel tentativo di prevenire le ritorsioni dell’autorità, molti bambini (e in seguito adulti) finiscono per colpevolizzarsi costantemente.

Lo fanno inconsciamente, nello sforzo di non commettere errori.

Coltivano l’idea che sgridandosi da soli, prima che l’irreparabile sia già avvenuto, si sentiranno più pronti quando dovranno subire eventuali rimproveri.

Cercano in questo modo di superare le delusioni e di far fronte all’imprevedibilità vita.

Ma tutto questo danneggia gravemente l’autostima e porta a sentirsi sempre inadeguati, perseguitati da una voce interna.

Prende forma così la sensazione cronica di non andare mai bene.

E questa svalutazione di sé diventa un automatismo che spinge a rimproverarsi in continuazione, ignorando qualunque successo ottenuto.

“Tanto… hai fatto soltanto il tuo dovere. Niente di più!!!”

Borbotta una voce nella testa, quando le cose vanno bene.

È una voce interiore che si accanisce con sadismo nella psiche di molte persone, anche davanti a una piccola imperfezione.

“Potevi farlo meglio. Sei proprio un incapace!”

Ripete, come una cantilena, quando le cose non sono al massimo.

Questo critico interno, implacabile e spietato, incarna le vestigia degli educatori che abbiamo avuto durante l’infanzia, rendendoci vittime di un senso d’inefficacia personale e d’inutilità della vita.

È un quadro dal quale si può uscire rieducando l’autostima atrofizzata con una delicata e costante fisioterapia psicologica.

UN TOCCASANA PER L’AUTOSTIMA

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IL DIARIO DEI COMPLIMENTI

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Uno strumento efficace per contrastare i rimproveri interiori e fortificare l’autostima è il Diario dei Complimenti.

Il Diario dei Complimenti è un lavoro psicologico potente che va usato nel modo adeguato, altrimenti perde la sua efficacia.

Se volete sperimentarlo è importante seguire attentamente queste istruzioni:

  • Scegliete un quaderno o un’agenda da usare esclusivamente per questo scopo.

  • Portatelo sempre con voi, ma non condividetelo con nessuno (si tratta di un lavoro assolutamente personale).

  • Ogni giorno scrivete almeno tre apprezzamenti su voi stessi.

  • Gli apprezzamenti possono riguardare caratteristiche diverse: cose che avete fatto, tratti del carattere, aspetti fisici, qualità interiori… (ad esempio: oggi sono stata paziente e disponibile; ho uno splendido sorriso; mi piacciono la mia forza di volontà e la mia tenacia; so essere gentile e piena di premure; sono generosa; eccetera).

  • Non è concesso ripetere lo stesso apprezzamento per più di due volte in una settimana.

  • Se dimenticate di scrivere gli apprezzamenti per un giorno, aumentate la quantità giornaliera aggiungendone uno in più (cioè da tre passate a quattro) e continuate con quattro complimenti al giorno.

  • Se ve ne dimenticate di nuovo, aumentate a cinque. E così via…

  • Continuate a scrivere il Diario dei Complimenti per almeno tre mesi di seguito.

  • L’ideale sarebbe farlo diventare uno stile di vita…

Il lavoro con il Diario dei Complimenti è un ricostituente prezioso per l’autostima.

I suoi benefici effetti si cominciano a vedere già dopo qualche mese di lavoro, e si potenziano nel corso del tempo.

Naturalmente, un cambiamento del carattere ha bisogno di un’applicazione costante e approfondita.

Il Diario dei Complimenti rappresenta un aiuto valido ed efficacissimo per potenziare la solidarietà con se stessi, soprattutto quando è unito a un lavoro introspettivo.

Carla Sale Musio

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