MOVIMENTO ANIMALISTA: ne parliamo con Luciana Milia

Il 20 maggio del 2017 è nato il Movimento Animalista.

La notizia ha colpito tante persone impegnate da sempre a difendere silenziosamente i diritti degli animali, e in molti ci chiediamo se, dopo mille battaglie, qualcosa stia finalmente cambiando o se, invece, sia soltanto l’ennesima trovata politica, volta a sfruttare la sensibilità della gente per raggiungere obiettivi di potere che hanno poco a che vedere con l’amore per gli animali.

Per rispondere a queste domande, io non sono normale: IO AMO ha intervistato Luciana Milia, rappresentante per la Sardegna del neonato Movimento Animalista.

Luciana Milia

Ciao Luciana, grazie di aver accettato il mio invito e benvenuta in questo salotto virtuale.

Il 20 maggio del 2017 è nato il Movimento Animalista, fondato da Michela Brambilla e di cui tu sei la rappresentante per la Sardegna.

È stato un evento di grande portata, perché non si era mai visto, nella storia della politica italiana un partito che mettesse al primo posto i diritti degli animali.

Ci puoi raccontare come nasce questa idea?

L’idea nasce da un’esigenza ben precisa: avere in parlamento una forza animalista.

La classe politica purtroppo non si è mai interessata alle tematiche che portiamo avanti da tempo, ed è per questo che la nostra Presidente l’On. Michela Vittoria Brambilla ha ritenuto opportuno creare questa forza con le persone che hanno lottato e lottano per gli animali. 

Cosa si propone e quali sono gli obiettivi del Movimento Animalista?

Precisiamo che non è un partito ma è un Movimento, che non è legato ad alcun partito ed è assolutamente indipendente, ha l’obiettivo di portare “gente nostra” nelle istituzioni e quindi di realizzare effettivamente il suo programma (che troverete su movimentoanimalista.it ). 
Abbiamo molti temi nella nostra agenda: innanzitutto é tempo che l’ordinamento riconosca gli animali come esseri senzienti, portatori di diritti, ne punisca con giuste pene il maltrattamento e l’uccisione, ne vieti lo sfruttamento a maggior ragione se ha il solo scopo di divertire gli esseri umani o di alimentare l’industria del superfluo.

Da qui i temi principali si sviluppano dettagliatamente, inoltre chiediamo un sistema sanitario nazionale per curare gli animali delle famiglie meno abbienti. 

Fino ad oggi la questione animale e la tutela dei diritti delle altre specie viventi è stata trascurata dai partiti, che hanno sempre privilegiato altri interessi e ignorato la voce di chi, come gli animali, non può difendersi e, soprattutto, non può votare.

Che valore ha questo cambiamento?

Siamo molto felici di definirlo un “momento importante” nella storia politica italiana, l’attenzione a questo tema nasce anche e perché i nostri amici sono sempre più presenti nelle famiglie degli italiani e, se ne riconosce anche un valore non solo di compagnia, ma di salute.

Non a caso chi ha un animale con sé si ammala meno e i cardiologi consigliano di adottare un cane, ma in diversi campi la scienza medica oggi riscopre il loro immenso aiuto e valore, la pet therapy per esempio è sempre maggiormente utilizzata. 

I partiti hanno sempre privilegiato altri interessi perché la realtà delle multinazionali è stata oscurata per tanto tempo, e di conseguenza anche la triste vita “degli animali da reddito”, che meritano invece la massima tutela. 

Chi ama gli animali ha imparato a muoversi in silenzio tra mille difficoltà.

Trovarsi improvvisamente al centro di un disegno politico può essere disorientante.

La diffidenza è in agguato…

Gli animalisti non sono abituati a essere considerati negli affari pubblici e da più parti, tra le associazioni di volontariato, circola la paura che, per l’ennesima volta, la politica sfrutti gli animali e la buona fede di tante persone per raggiungere fini che non hanno niente a che vedere con il rispetto e la tutela delle altre specie.

Puoi dire qualcosa per rassicurarci?

Il Movimento Animalista nasce con gli animalisti che si sono distinti per il loro operato in questi anni di grande cambiamento, io credo che chi lotta per la loro libertà e per i loro diritti non sia facilmente corruttibile, io non potrei mai, e così credo i miei compagni di lavoro.

Abbiamo sacrificato tutto per loro, anche la salute a volte, non è facile seguire le storie che si susseguono su maltrattamenti, abbandoni, sfruttamento e uccisioni, senza soffrire per loro.

Io credo che, se continuiamo a lavorare col cuore, convinceremo anche i più dubbiosi. 

Chi ama gli animali è per definizione antispecista e desidera ardentemente potersi riconoscere in un partito che faccia del diritto alla vita di qualsiasi essere vivente un diritto fondamentale.

Il rifiuto di cibarsi delle carni degli animali, è perciò una discriminante imprescindibile.

Un partito che sia realmente animalista non può discriminare ma deve difendere in ugual modo tutti gli animali.

In che modo il Movimento Animalista intende portare avanti quest’obiettivo?

Noi per il momento abbiamo chiesto nel punto 21 del nostro programma la promozione della dieta vegetariana.

Ritengo che, purtroppo, il cammino sia lungo e non si può riuscire a cambiare tutta l’Italia promuovendo la dieta vegana, ma certamente andando pian piano verso quello che poi è il nostro obiettivo reale.

Io personalmente sono vegana, antispecista e Food Vegan Maker. 

Se saremo capaci di conquistare il palato delle persone facendo conoscere loro le delizie di una cucina priva di crudeltà (e lo saremo!) il cambiamento sarà al 100% per ora iniziamo con percentuali più basse.

Credo sia già tanto. 

Quali sono gli obiettivi del Movimento Animalista in merito agli allevamenti intensivi, alla vivisezione e agli infiniti abusi computi sugli animali in nome del loro essere considerati oggetti piuttosto che esseri senzienti?

Per la vivisezione il nostro programma prevede la promozione di metodi di ricerca alternativi alla sperimentazione animale.

Abbiamo parlato, inoltre, di modifiche al codice penale con inasprimenti delle pene e prevedendo nuove circostanze aggravanti, oltre che dai 2 ai 4 anni di reclusione, e multe salatissime per chi uccide o cattura un esemplare protetto. 

Degli allevamenti intensivi non è stato fatto un paragrafo specifico, istituiremo una nuova figura “Garante dei diritti degli animali” che vigilerà sulla corretta applicazione della normativa nazionale e dell’UE in materia di tutela dei diritti degli animali, proponiamo il divieto di allevamento per pelli e pellicce, la protezione degli animali destinati all’abbattimento con una diminuzione significativa delle ore di trasporto che saranno massimo 6, l’obbligo di stordimento prima dell’uccisione. 

Presenteremo successivamente tutti gli aspetti del nostro programma.

La fine dei “ lager” io li chiamo così, gli allevamenti intensivi, è il più grande desiderio che abbiamo tutti nel cuore e ci lavoreremo con delle normative molto accurate che garantiranno un cambiamento nel tempo, anche in relazione al primo punto del nostro programma che prevede il riconoscimento in costituzione e quindi nelle nostre leggi, degli animali come esseri senzienti e portatori di diritti.

Il Movimento Animalista nasce grazie alla volontà di Michela Brambilla e ha come membro onorario Silvio Berlusconi che, durante il suo mandato, non è stato un esempio di etica o di animalismo.

È difficile credere nella buona fede di chi non ha mai mostrato interesse per gli animali e non può certo vantare un passato di scelte in loro favore.

Cosa puoi dire al riguardo?

Ho conosciuto di persona il presidente Berlusconi, sono stata nella sua casa: oggi è come un rifugio, ci sono animali di tante specie che convivono tra di loro con armonia e amore.

Io sono buddista, credo che la compassione sia il termine più forte che possiamo usare quando parliamo di un cambiamento, e questo può accadere in qualsiasi momento della nostra vita, purché siamo capaci di aprire i nostri cuori e di osservare anche l’essere più piccolo del mondo con tutta la sua fragilità, e di desiderare che viva in pace in un pianeta dove c’è posto per tutti . 

Io credo che il presidente Berlusconi oggi mostri il suo cuore. Non lo conoscevo personalmente in passato, ma oggi posso dare su di lui un giudizio molto positivo. 

Tutelare i diritti degli animali e impegnarsi attivamente per cambiare le condizioni terribili in cui sono costretti a vivere, significa cambiare una cultura basata sulla prepotenza e sull’egocentrismo della specie umana e, in questo momento storico, sembrano compiti impossibili da raggiungere.

Gli interessi in gioco sono altissimi.

Cosa puoi dire a questo proposito?

Io lo definirei egoismo. 

Credo che stiamo lavorando bene sui bambini che sono il nostro domani, ci sono tante iniziative per sensibilizzarli al cambiamento, che si sta diffondendo anche tra i giovanissimi e meno giovani. 

I social network hanno svelato la verità su ciò che accade intorno a noi e che per troppo tempo è stata nascosta. 

Il cambiamento ci sarà.

luciana milia

Se con una bacchetta magica tu potessi cambiare il mondo qual è la prima cosa che cambieresti?

Libererei tutti gli animali: c’è posto per tutti sul pianeta quando si parla col cuore.

Qual è il tuo sogno nel cassetto?

Il mio sogno nel cassetto è nato il 19 Aprile 2015 (quando ho creato il brand di io non ti mangio).

Vorrei realizzare qui in Sardegna un rifugio per tanti animali sfortunati: “Su Rizzettu De Giosu” (“Il Rifugio della Gioia” in lingua Ogliastrina) e vorrei dargli una doppia valenza che aiuti anche nel sociale.

Come l’ho sognato?

Con gli anziani che interagiscono con gli animali, perché sono soli, spesso abbandonati proprio come loro, in condizioni economiche molto precarie, e credo possa davvero donare una grande felicità ad entrambi.

Vuoi saperne di più?

Luciana Milia

Movimento Animalista

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